Andrea Lupo-Sinclair – il fondatore del progetto Fisas – fin dal 1985 ricercava e praticava sistemi tradizionali di Scherma viaggiando in molti paesi d’Europa, ed aveva già tenuto corsi sperimentali nel 1993 per il Comune di Milano, ma fu solo due anni dopo che pensò ad una struttura ufficiale, osservando la crescita di interesse in ambiti popolari di quanto fino a quel momento era stato patrimonio di pochi isolati ricercatori.
L’ idea iniziale era che Fisas fosse una struttura gestita collettivamente da tutti coloro che manifestavano interesse verso le discipline marziali occidentali, sia tradizionali che ricostruite da fonti documentali, per offrire un luogo comune di ricerca, pratica, crescita tecnica e collaborazione a produrre la massima qualità possibile in quella divulgazione che sembrava divenire tendenza diffusa.
Questo progetto è stato il primo del genere al mondo, ed assai arduo da realizzare. La vera tradizione “vivente” di fatto esisteva solo in ambiti molto ristretti, poco noti e non usi a farsi conoscere pubblicamente. La ricerca storica sui documenti scritti era soprattutto praticata negli ambiti di rievocazione in costume, molto più orientati allo spettacolo che non alla pratica dell’Arte Marziale, e questa sostanziale differenza di obiettivi ha generato gravi malintesi e confusioni.
Il problema principale che si presentò nella fase di costituzione di Fisas fu quello della necessità di creare comuni linee guida per regole di sicurezza di pratica, di correttezza di gestione delle associazioni di collaborazione tra affiliati e – problema fondamentale in una Via Marziale – la definizione di metodi di insegnamento validi ed attendibili, per garantire agli studenti una corretta pratica.
Molto importante poi era saper proteggere da ingerenze esterne i gruppi e le associazioni che andavano formandosi e di salvaguardarne l’indipendenza nella pratica e nella ricerca; divenne presto chiaro che esistevano organismi ed individui i cui interessi non coincidevano con gli scopi della neonata Fisas e vi si associavano con il solo scopo di sviluppare un controllo ed un dominio su tutte le organizzazioni esistenti in Italia.
A seguito di questa osservazione si sviluppò una discussione all’interno dell’Associazione, che portò in breve a chiarimenti e decisioni ben precise, ed alcuni soci – tra cui quelli che avevano usato il nome di Fisas principalmente per interessi personali – decisero di lasciare l’organizzazione.
Da questo scisma sono poi nate alcune delle associazioni che adesso operano in Italia.
Dal 1998 Fisas si unifica quindi su un unico sistema, come Associazione che racchiude al suo interno gruppi eterogenei che però propongono uno specifico metodo e non intendono interferire con le attività di altri. La scelta determinante è di procedere secondo linee guida molto chiare:
1) Il rispetto di parametri comuni, nella didattica e nella gestione dell’organizzazione è fondamentale principio di chiarezza e correttezza nei confronti degli iscritti a Fisas.
2) Fisas pratica una Arte Marziale, il centro delle proprie attività sono le Sale d’Armi e la pratica tradizionale, non si occupa di rievocazioni storiche in costume o scherma teatrale, nè di forme sportive.
3) La ricerca sui documenti storici deve essere svolta in maniera organica e rigorosa, orientata alla creazione di un metodo didattico completo e ben definito, non studi disorganici e frammentati. Questo significa dover saper scegliere tra quali sistemi possono essere praticati e quali no, in base alla qualità ed attendibilità delle fonti disponibili.
4) L’Associazione sarà composta solo da chi ne accetta i principi, lo stile, e la metodologia; non è più una struttura “ombrello” che raccoglie indiscriminatamente tutti, senza verificarne propositi ed obiettivi. Questo non impedisce il dialogo con eventuali altre strutture, ma Fisas deve avere una sua chiara e precisa identità.
Nel 1999, Fisas inizia la sua fase di consolidamento, riformando il proprio assetto strutturale, definito in “Sale d’Armi” come aggregati di differenti gruppi, con primario intento la attività schermistica nel suo aspetto tradizionale.
La stipula di accordi con fornitori specializzati ha permesso di sviluppare anche una tenuta di Sala specifica per le esigenze Fisas, con particolari equipaggiamenti protettivi da molto tempo allo studio, ed Armi concepite esclusivamente per gli stili in programma. E’ un passo importante: fino ad allora infatti non esistevano attrezzature ed Armi specifiche per la Scherma Tradizionale, e Fisas ha dovuto progettarle ex-novo. Nel 1999 viene iniziato il meeting internazionale Fisas che sarà destinato a diventare un incontro periodico importante per la caratura internazionale e per l’alta qualità delle proposte sia di lezioni sia di dimostrazioni.
La definizione completa di Armi e Stili, della tenuta di pratica, che ha riportato in auge la tenuta tradizionale bianco – nera caratteristica delle Scuole Italiane del passato, e che poi grazie a Fisas è diventata anche l’uniforme di altre Associazioni (Martinez Academy negli USA, AEEA in Spagna, alcuni gruppi della Federazione Britannica) delle regole di assalto e dei livelli di anzianità è stata presentata in occasione del secondo Meeting Internazionale, alla fine del 2000: quasi un atto finale di fondazione che attendeva da ben cinque anni!
Nel quinquennio 2000 – 2005, Fisas ha conseguito la maggior parte degli obiettivi che si era prefissata: ha creato un buono staff organizzativo, offre una pratica ben strutturata ed unica nella sua metodologia, le Sale d’Armi sono diffuse in buona parte di Italia ed i suoi allievi mostrano un alto livello qualitativo, che permette la selezione e la formazione di un futuro corpo docente di valore.
Alcuni allievi anziani hanno seguito il M. Lupo-Sinclair in viaggi in altri paesi partecipando a diversi eventi internazionali; degno di nota è il viaggio nel 2004 negli USA, dove due studenti Fisas hanno ottenuto il primo ed il terzo posto nella competizione di Striscia, unici europei in un meeting interscuole organizzato dalla AHF.
In questo periodo si è maturata pienamente la convinzione che il Metodo debba rimanere indipendente e riferibile chiaramente ad una pratica marziale; la presa di distanza dal mondo sportivo-agonistico e da quello spettacolare-teatrale diventa d’obbligo per evitare condizionamenti dall’esterno o, comunque, da terzi.
La fase di formazione insegnati è iniziata nel 2008 con l’attivazione della Accademia Insegnanti ed il suo programma ben definito; questo ha portato i suoi primi risultati già nella metà del 2010 con la creazione di istruttori pienamente operativi.
Alla fine del processo d’istruzione si è mantenuta la struttura “Accademia Fisas” per l’approfondimento del Metodo e per l’aggiornamento istruttori, entrambe attività necessarie per una fruttuosa e seria pratica marziale.
Durante le prime avvisaglie di problemi relativi al COVID-19 Fisas ha scelto di schierarsi dalla parte della prevenzione chiudendo le attività sociali in tutte le sale d’arme del territorio italiano.
Questo ha imposto grandi sacrifici a tutti i soci visto che, con il chiarirsi della portata della pandemia, si sono dovute mantenere ferme la attività; come associazione abbiamo seguito un concetto di precauzione che è assolutamente in linea con le teorie schermistiche tradizionali.
Nel contempo l'Associazione, anche con grande impegno di risorse, ha dovuto contrastare nuovi tentativi di monopolizzazione, da parte di terzi, della pratica schermistica storica italiana. Fisas è nata e ha sempre creduto nella libertà di pratica e nella libertà di ricerca schermistica; su questo non transige.
Con il 2022 si sono riaperte le attività a pieno ritmo compresi i meeting internazionali che già nel 2020 doveva avere la sua ventesima edizione ma che per i motivi descritti, si effettuerà nel 2023.
A livello internazionale, Fisas è un punto di riferimento per coloro che vogliono perseguire la propria Arte con coerenza ed impegno. Per il livello di preparazione tecnica e culturale, di etichetta e correttezza, efficacia dei metodi di pratica e qualità degli equipaggiamenti e della organizzazione, la nostra Federazione è riconosciuta come un esempio ed un modello da seguire. Molti vengono a studiare scherma in Fisas anche dall’estero, ed alcuni esponenti di rilievo hanno iniziato la loro attività grazie alle nostre scuole.
Nel variegato panorama della Scherma non sportiva e del revival dei sistemi di combattimento e delle arti marziali occidentali, FISAS ha seguito la Via dell’Arte in se stessa, libera da conformismi, rivalità, giochi politici e tentativi di abbassarne il livello qualitativo con operazioni commerciali, dimostrando l’esistenza di un’Italia seria, motivata, professionale e capace di costruire nel rispetto della propria storia e tradizione.